mercoledì 15 febbraio 2012

Cosa è successo

- E il guasto, e la neve, e il tecnico fantasma, e Op l'operatore col mal di stomaco, e cazzi e mazzi e mazzi di cazzi: alla fine si prende in mano la situazione, si cambia gestore telefonico, tornando all'origine, e nel giro di sei-giorni-sei la connessione col mondo reale e virtuale è ripristinata, alla faccia dei venti-giorni-venti preventivati dall'altro gestore.
- Io e Lui stiamo sempre insieme, eh. Anche se è sgrammaticato. Anche se gli sfugge il concetto di punteggiatura. Capitemi, mi ha mandato qualche foto in tenuta da neve e con la barba lunga, e l'ormone ha spodestato la grammar nazi che è in me. Non ho mai detto di non essere corruttibile.
- La neve mi provoca horror vacui. Odio la neve. Da quando ha iniziato a cadere 'sta roba bianca, umida e fredda, e soprattutto da quando ha deciso di dimoiare (dall'antico toscano nonnesco, rimanere, dimorare, restare, accomodarsi e non andarsene più), sperimento un attacco di ansia al giorno, da collocarsi preferibilmente tra le 18:00 e le 21:00. Urge bravo psicologo, lo so. Un fidanzato a portata di mano potrebbe aiutare ma indovinate? Causa neve abbiamo dovuto rimandare il nostro incontro mensile, che è diventato bimestrale. No, non intendo commentare.
- Mi sono disintossicata dall'uso del noto social network, e dopo i primi giorni in cui ero artigliata dalla necessità di connettermi ho acquisito un insospettabile equilibrio che sono sicura mi tornerà utile, prima o poi, per quanto invecchiando mi venga piuttosto spontaneo mettere in discussione tutte le amenità che vengono dette sull'equilibrio.
- Ho fatto una lista dei siti su cui mi sarei dovuto precipitare, e dopo 7 ore, dico 7 ore, sono riuscita a spuntare solo la prima voce, e dico solo la prima voce. Ma non è che ho un problema di priorità, eh. O forse sì. Dipende da cosa intendete per priorità.

E adesso che ho dato un segno di vita grammaticalmente e punteggiaturalmente corretto, scusate ma il web mi chiama. E non posso non rispondere.
 
 

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