giovedì 16 settembre 2010

Perdersi

Prendete una Giuditta a caso e mettetela in macchina con EvvaiCosì e RincoNonna.
Secondo voi può venire fuori una riflessione sulla differenza tra generazioni, o sull'ameno pomeriggio passato insieme alle sue antenate più prossime?
Assolutamente no.

Giuditta ha colto qualche mozzicone di frase qua e là mentre, con il naso schiacciato contro il finestrino, guardava il paesaggio che la circondava.
Un paesaggio molto verde, fin troppo verde per lei, molto bucolico, fin troppo bucolico per lei.
Ma se avesse ascoltato tutto quello che è stato detto in quella macchina, probabilmente sarebbe uscita matta. E comunque c'è andata vicina.
Ecco quindi per cosa Giuditta ricorderà di questo pomeriggio, senilità galoppante permettendo.

Santa Cunegonda. No, Santa Sicutera. Giuditta ha ribattezzato Sicutera Cunegonda, e non c'è verso che si ricordi il nome vero senza un aiuto esterno. Per la cronaca, Santa Sicutera è un podere che prende il nome da un edificio religioso scomparso in epoca medievale, che presumibilmente si trovava là dove oggi si trova la casa. Una bella casa, fatta a U, giusto un tantino fuori mano. Sempre per la cronaca, sicutera è l'alterazione dell'espressione Sicut erat in principium (= siccome era in principio) e viene utilizzata per alludere al ripetersi monotono di uno stesso fatto. Chi fosse la signora Sicutera e perchè sia diventata santa, invece, non è dato di sapere.

Il bandito Musolino nel Bosco del Belagaio. Allora, da come RincoNonna l'aveva messa lì per lì, sembrava che Musolino fosse il Robin Hood de'noartri. Quando poi Giuditta si è attaccata a Google per verificare la veridicità dei fatti - perchè è archeologa nell'animo -, ha scoperto che RincoNonna è un po' rinco. Bella scoperta, direte voi. Eh vabbè, figuratevi se nego il beneficio del dubbio alla nonnina. Comunque, il brigante Musolino (1876 - 1956) era un brigante calabrese che non si spinse mai più a nord di Urbino, dove si era rifugiato dopo l'evasione dal carcere di Gerace Marina, l'odierna Locri, e dove venne catturato da un filo di ferro che lo fece inciampare. La rinco, ehm, la nonna, lo ha confuso con il bandito Tiburzi. Tiburzi (1836 - 1896) sembra veramente il Robin Hood de'noartri: citando direttamente da wikipedia "rappresenta un esempio di criminalità nata come risposta alle ingiustizie della società. Dai grandi proprietari pretendeva la tassa del brigantaggio e in cambio garantiva protezione. Divenne un eroe popolare, il brigante buono e soccorrevole che uccideva perché fosse rispettato il comando di non uccidere. Eliminò, infatti, molti briganti che si erano distinti per la loro prepotenza e cattiveria, quando capì che non sarebbe riuscito con la persuasione a ridurli a più miti comportamenti. Egli distingueva bene la legge dalla giustizia e lui stesso si era nominato protettore della giustizia anche contro la legge". A Giuditta il Tiburzi sta un po' simpatico, e almeno ha dimostrato che la vecchia non è completamente andata. Solo in parte.

La CasaDellaVita di Giuditta. Una bellissima villetta unifamiliare su due piani con giardino. Facciata in pietra, portoncino a semicerchio, persiane in legno, cancello automatico. Perfetta da prendere e trapiantare in Central Park. Perchè anche questa si trova più che un tantino isolata. Tipo atollo ma senza sabbia bianca e mare cristallino.

La Torre dell'Orologio. Nell'immaginario di Giuditta era diventata una specie di Torre di Londra. Insomma, se c'è una versione nostrana di Robin Hood, ci può essere una versione nostrana della Torre. Quando c'è arrivata sotto non ha visto corvi. Nè il prato. Nè un'aura di terrore, dolore e morte. C'era solo un po' di asfalto e una torre, merlata, con un orologio. Uhm. Giuditta poteva anche aspettarselo.  La Torre dell'Orologio, che sta nella Piazza dell'Orologio - la fantasia si spreca -, è stata costruita nel 1300 a scopi difensivi, ma è stato necessario ricostruirla completamente dopo la I guerra mondiale. Carina. Domani cerco di postare le foto - fatte col cellulare, santa tecnologia -.

EvvaiCosì che prende la rotatoria al contrario, e un'autoctona che, invece di fanculizzarla pesantemente come avrebbe fatto Giuditta, le spiega a gesti che quella è una rotatoria seria e di conseguenza va presa sul serio. Gesti gentili, niente gesto dell'ombrello o simili. Sta' a vedere che abitare in un ameno comune sperduto in cima a un monte fa bene sul serio alla salute, mentale e fisica.

Ok, magari quest'ultima Giuditta cerca di dimenticarla.

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