giovedì 9 settembre 2010

Fancazzismo

You only stay with me in the morning...
Pick.
...You only hold me when I sleep...
Pock.
...You give me something...
Puck.
...That makes me scared alright...
Splatch.
Così la sveglia impara a non spegnersi quando lo dico io.

Mi rotolo di sotto dal letto, facendo attenzione a piegare bene le ginocchia per attutire il contraccolpo.
Mi trascino in bagno.
Mi ri-trascino in camera a prendere i vestiti.
Mi ri-ri-trascino in bagno.
Pipì.
Lavaggio.
Incremaggio della faccia che sembro un gamberetto.
Vestizione.
Parrucco.
Trucco.
Ora sarebbe anche il caso di aprire gli occhi.
Scendo le scale, saluto i cani, infilo la porta e sono fuori.
Aspetto il pullman.
Aspetto il pullman.
Aspetto il pullman.
Ora, va bene che con gli anni ho acquisito una tecnica particolare per cui continuo a dormire anche se sono in piedi alla fermata del pullman, ma se sapevo che ritardava così tanto col fischio che mi alzavo in orario.
Vabbè, ormai sono qui.
Potrebbe essere controproducente rientrare in casa proprio adesso.
Ecco la ScemaDelVillaggioGlobale.
No, non sono io.
La ScemaDelVillaggioGlobale è una tizia che, come suggerisce il soprannome, è completamente scema. Anni fa, dopo avermi sgamata in macchina con uno mentre ascoltavo La Canzone del Capitano - no, non è una metafora, stavo solo ascoltando una canzone: una canzone trash ma nessuno è perfetto, tantomeno io -, la ScemaDelVillaggioGlobale mi ha aspettato fuori dal cancello di casa, e quando mi sono appropinquata  al mio legittimo domicilio mi ha placcata e chiesto: "Ma te ascolti sempre la musica del demonio?". Ora, povero DJ Francesco. Non dico mica che sia entrato nell'Olimpo della musica italiana, ma proporlo per un esorcismo mi sembra un tantino esagerato.
Comunque.
La ScemaDelVillaggioGlobale la mattina è logorroica.
Io no. E se lo fossi, non lo sarei con lei.
Stamani mi ha attaccato un pippone su non so quale argomento.
Dato che non le rispondevo - per maleducazione, mica per altro - si è sentita obbligata a continuare.
Con solo 20 minuti di ritardo è arrivato il pullman, salvandomi in extremis.
Non so da cosa, ma mi sono sentita salvata comunque.
Insomma, vi risparmio il viaggio - durante il quale ho continuato a dormire seppur con gli occhi aperti -, e alla fine sono arrivata nella CittadinaMedievale.
A quel punto m'è toccato svegliarmi, perchè pare che non sia salutare attraversare la strada continuando a dormire. Almeno, così mi hanno sempre detto, ed io mi sono sempre fidata.
Mi sono quindi fiondata all'Upim, dove ho trovato il cappello che cercavo.
Sì, quello.
No, non l'ho comprato. Mi stava malissimo.
Ho deciso di rimanere fedele al mio cappellino con il pon-pon sbrilluccicoso.
E' morbido e sbrilluccicoso. Cosa posso volere di più?
Ho anche trovato l'impermeabile-poncho più bello che abbia mai visto.
Rosa e con la faccia di Winnie Pooh davanti.
La taglia più grande era una 4 anni. Con grande dolore mi sono vista costretta a lasciarlo lì, ma se riuscite a trovare una taglia 10-12 anni, magari anche 14 anni, ricordate che tra 19 giorni è il mio compleanno.
Dopodichè sono casualmente incappata nello store Bata.
E che, potevo forse non entrarci?
Sono galleggiata tra decolletè, ballerine, stivali con tacco alto, stivali con tacco basso, scarpe da ginnastica, sneakers, ciabatte e sono stata fulminata da un paio di boots. Rosa, con Campanellino ricamato davanti e un tot di stelline ricamate dietro.
Anche qui, la taglia più grande era un 34, ma se riuscite a trovare un 37 vale il discorso fatto prima.
Dopo questa overdose di rosa, sono uscita per incontrare la mia amica Rox, che bontà sua non ama il rosa.
Ora capite perchè ho fatto il pieno prima.

Ovviamente, se non vedi un'amica da tempo, qual è la prima cosa che le chiedi?
Come è andato lo scavo, mi pare ovvio.
Siamo pur sempre archeologhe.
Poi, davanti al caffè, ci siamo lasciate andare al pettegolezzo spinto.
E alle malignerie. Che sono diverse dalle semplici malignità, sia chiaro.
A questo punto, rinfrancata dal caffè e dalle chiacchiere a ruota libera, ero pronta per il secondo round tra i negozi.
In rapida successione abbiamo avuto Benetton, Sisley, Intimissimi, Kiko, Yamamay, FantasticaCartoleria, Gardenia.
Niente di rosa.
Sigh.
Ma molto verde.
Va bene lo stesso.
L'unico problema è stato da Kiko, quando a furia di provare tester sulla mano, mi sono ridotta la stessa che Arlecchino in confronto sembrava Pierrot.
Dà un profondo benessere entrare in un negozio con un'amica. Prima di tutto hai qualcuno con cui commentare quello che vedi ("ehi, ma non ti sembra che questo completino sia da baldracca francese?" "zitta che l'ha comprato la tizia dietro di te" "ops"), e secondariamente se schiacci mezz'ora in un negozio sai di essere perfettamente normale, visto che l'amica ci sarebbe stata anche 45 minuti.

Alla fine c'è toccato salutarci.
Io mi sono avviata verso la fermata del pullman.
Canticchiavo tra me e me.
Ero proprio felice.
Bella mattinata.
E chi ti trovo alla fermata?
La ScemaDelVillaggioGlobale.

Non si può avere tutto nella vita.
Ma la ScemaDelVillaggioGlobale me la risparmiavo volentieri.

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